Lungo viaggio nell’affollatissimo periodo della festa Id-ul-Azhar, da Dhaka a Bhabarpara, al confine occidentale con l’India. Città, paesi, fiumi, campagne ben coltivate con gente di buon umore per l’abbondante raccolto di riso. Ma come saranno arrivati in quest’angolo di mondo i missionari del PIME 150 anni fa? Certo non in autobus, su strade asfaltate in mezzo a risaie. Trovo una comunità cristiana fra le più vive della diocesi di Khulna, e partecipo alla prima Messa di due preti che sono stati miei alunni. Preceduti da altri tre, accompagnati da varie vocazioni religiose femminili, saranno presto seguiti da un missionario del PIME che sarà ordinato nel 2009, primo missionario estero frutto di fatiche che neppure immaginiamo. Visito Anandabash, sottocentro dove tradizionalmente convivono in pace cristiani, musulmani e indù. E’ ancora così, mi dicono, ma il nuovo Imam ha incominciato a dire che non bisogna andare a casa dei cristiani e mangiare con loro… l’ombra lunga del fondamentalismo saudita sta arrivando fin qui.