Un anno fa i prezzi del riso e dei generi alimentari erano saliti alle stelle, in tutto il mondo. Si scriveva e parlava di crisi mondiale della produzione alimentare, della carestia universale ormai iniziata, della irreversibilità del fenomeno, delle guerre che sarebbero scoppiate una dopo l’altra in tutto il mondo. E i poveri non sapevano come mangiare. Ora i prezzi sono crollati. Il governo si preoccupa che i contadini possano almeno pagarsi le spese. Il ministro dell’agricoltura ha dichiarato che probabilmente chi lavora la propria terra ce la farà, ma non chi l’ha presa in affitto o mezzadria. Nessuno ci ha spiegato dov’è la carestia universale iniziata l’anno scorso e destinata a peggiorare rapidamente di mese in mese, e neppure chi dobbiamo ringraziare per questi salti di prezzi che sconquassano i poveri.