Lo aspetto come avessimo un appuntamento. Appena ho oltrepassato, a piedi, il grande edificio di “United Hospitals”, da dietro una curva incomincia ad arrivare un canto bene intonato, forte, sempre diverso e nuovo. Pian piano si avvicina, finché compare un giovane che pedala faticosamente su un pesantissimo “van” , risciò con il pianale per trasportare merci. E’ sempre carico di scatoloni e casse e procede poco più che a passo d’uomo. Mi sorpassa, poi gira in una strada laterale e il canto si affievolisce fino a scomparire. Come riesca quell’uomo a trovare il fiato per cantare mentre fatica così penosamente, non lo so. Ma ci riesce. Ogni giovedì, alle 6.40 del mattino, mentre vado a celebrare l’Eucaristia dalle “Blu Sisters”.