Dopo un’orgia di scioperi, manifestazioni, proteste, blocchi intesi a evitare che avvenissero le elezioni spudoratamente truccate dal partito al potere, nel gennaio 2007 i militari hanno spazzato via il governo mettendone uno “di emergenza” formato da civili. E’ tornata la calma, la gente era contenta. Per due anni hanno tentato di cambiare la classe politica, tra l’altro incarcerando anche le due ex primo ministro e capi delle rispettive coalizioni. Non ce l’hanno fatta. Mentre l’opinione pubblica diventava impaziente in attesa del ritorno democratico, hanno organizzato le elezioni e sono riemerse le stesse facce di prima. L’Awami League ha stravinto e per un anno e mezzo il BNP, perdente, ha tenuto un basso profilo. Poi ha ripreso coraggio, e ha organizzato per il 27 giugno un “hartal”. Motivazioni? Un’infinità. L’“hartal” è più di uno sciopero generale, perché vuole bloccare tutto, anche il traffico e le attività private, e viene imposto a tutti senza eccezioni. Nessuno ne sentiva il bisogno, ma stiamo ricominciando.