Proliferazione

Erano 5.250 le “qoumi madrassah” censite dal governo nel 2008; ora, quando ancora mancano i dati di circa 50 province, si è già raggiunto il numero di oltre 12.000 madrassah con oltre un milione e mezzo di studenti. In Bangladesh, il sistema di insegnamento legato al Corano e alle moschee è molto frammentato. C’è quello “ufficiale” delle Aliya madrassah, con programmi approvati e controllati dal governo, che le sostiene economicamente, e ce ne sono molte altre, fra cui le più diffuse sono le “qoumi madrassah”, su cui il governo non ha alcun controllo; nascono e vivono senza neppure essere censite. Raccolgono per lo più studenti poverissimi, offrendo insegnamento, vitto e alloggio completamente gratuiti; ma avranno ben pochi e poveri sbocchi nel mondo del lavoro, perché sono considerati impreparati.
Finanziate da paesi esteri, si pensa che siano centri di formazione ad un Islam radicale, intransigente, in qualche caso che addestrino anche a combattere. Un primo allarme venne lanciato nel 2008, quando si scoprì un ingente quantitativo di armi custodito in una qoumi madrassah nell’isola di Bhola; fu l’occasione per effettuare il primo censimento, e il governo disse di voler esercitare un controllo, per dare poi certificati riconosciuti legalmente. Con un’immediata, energica levata di scudi, i leader di queste scuole dissero che non avrebbero mai accettato un controllo del genere, e che non volevano i soldi del governo, minacciando sfracelli se il governo avesse tentato di mettere in pratica il preannunciato controllo. Non se ne fece nulla. Ora, con sorpresa e preoccupazione, si scopre che queste scuole sono più che raddoppiate nel giro di 6 anni.