M’è capitato in mano un libro di Bruno Maggioni, che oltre ad essere un apprezzato biblista, è anche un brav’uomo, con il vantaggio di esserlo anche in età avanzata (ancor più della mia!). Don Bruno scrive che dopo tanti anni non si stanca del Vangelo perché vi trova sempre qualcosa di… nuovo? No, di bello! Sì, il Vangelo è bello e forse varrebbe la pena gustarlo di più.
Rimuginavo questo pensiero quando è venuto a trovarmi un amico buddista, e gli ho mostrato la nostra chiesa che ha, all’interno, quadri sui sette sacramenti. Ogni tela mostra, fianco a fianco, l’amministrazione di un sacramento, e una scena della vita di Gesù che ne fa da riferimento. Davanti al quadro del sacramento della riconciliazione, gli ho spiegato la scena dell’incontro di Gesù con la donna adultera condannata alla lapidazione. Ha ascoltato con interesse, perplesso, e mi ha chiesto di ripetere: “Voglio capire bene; alla fine che cosa ha detto Gesù?” “Ha detto proprio così: chi è senza peccato, scagli la prima pietra!” E’ rimasto senza fiato e s’è inchinato profondamente davanti al quadro: “Oh Signore, quanta meravigliosa sapienza!”
Una ragazza hindu all’ultimo anno di College mi dice che legge ogni giorno il vangelo e le piace molto. “Quale l’episodio, o il pensiero, che ti piace di più?” Risponde senza esitare: “Le nozze di Cana. Perché Gesù non fa magie strane, ma prende l’acqua, l’elemento più semplice e più comune che tutti usiamo per la vita, e vi immerge il suo influsso divino, trasformandola in vino che porta gioia…”