Mesi fa – dopo molti anni – la cupola del BNP, primo partito di opposizione, dopo aver messo in chiaro che il presidente non si cambia e rimane Begun Khaleda Zia, avendo come vicepresidente (con diritto di successione) il figlio Tareque Rahman, ha convocato e realizzato il Consiglio nazionale del partito, durante il quale si sarebbero dovuti eleggere circa 300 membri del Comitato Esecutivo Nazionale. Avviati i lavori, un consigliere di buona volontà chiese la parola, proponendo di votare che – invece di perder tempo e soldi per eleggere tutta quella schiera di membri del futuro comitato esecutivo – si affidasse alla Presidente il compito di sceglierli e nominarli di sua autorità. Con esultanza, la proposta fu accolta all’unanimità per alzata di mano, e dopo quattro mesi di duro lavoro sono stati pubblicati i nomi dei prescelti – 502 invece dei 386 precedenti. Oltre al rampollo Tareque Rahman, da circa 10 anni all’estero “per cure mediche” mentre in Bangladesh lo attendono le manette per una condanna a sette anni di galera per corruzione e innumerevoli denunce e processi in corso, la lista ha incluso un buon numero di membri indubbiamente “di buona famiglia”, e percio’ “al di sopra di ogni sospetto”. Ci sono i figli di un impiccato e un condannato all’ergastolo per crimini di guerra, il fratello del segretario del partito e tre figli di membri del Comitato Centrale; figli e figlie, fratelli e mogli di sindaci, e di consiglieri del partito. Per meriti personali e non per parentela sono entrati anche un ex deputato, condannato per un colossale traffico illegale di armi e un altro – ora latitante – coinvolto nell’attentato al Partito Awami League in cui anche Hasina rischio’ la vita. Consigliere di Khaleda è ora un ex deputato riconosciuto dal parlamento colpevole di corruzione per milioni di taka. Non mancano un nipote di Khaleda, e il figlio di un amico fedele, nonchè un segretario attualmente sotto processo in India, e la moglie. Il nuovo Comitato, ha spiegato il Segretario Generale del BNP, è “di grande dinamicità e riuscirà a riportare la democrazia nel nostro paese”.