Andando di buon passo verso il centro commerciale, sorpasso un uomo, che poco dopo mi chiama sommessamente: “Padre!”. Mi volto. È giovane, non lo conosco. “Padre, voglio parlarti”. “Che c’è? M’incontri per caso, non mi conosci; se sai che sono un prete e vuoi parlarmi, perché non sei andato alla chiesa?”. Mi affianca: “Voglio entrare nella tua religione”. “E perché?”. “Nella mia tutto va storto, patisco troppo”. “Ma come patisci, per il digiuno? Che cosa non va nella tua religione?”. “Sono povero, non ce la faccio a tirare avanti con la famiglia, i genitori a mio carico…”. “Pensi che ti paghiamo per diventare cristiano?”. “Sì, lo spero”. “Sei pronto a vendere la tua religione in cambio di soldi?.” “Quando si ha fame…”.